Meditazioni sul Vangelo

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Med. br32

Perché esiste tutto ciò che esiste?

Di tanto in tanto non sarebbe male, anzi, sarebbe molto utile e salutare porsi alcune domande: ma perché esiste tutto ciò che esiste? Perché Dio ha creato? Dall'opera della creazione, Dio ricava forse qualche beneficio? Chi può dare delle risposte vere e soddisfacenti a questi interrogativi? … Trovare o non trovare le giuste risposte non è cosa di poco conto, perché l'ordine o il disordine della vita dei singoli e delle nazioni dipende da quanto i pensieri e le azioni di ognuno sono conformi o difformi dalla volontà di Colui che ha progettato e voluto tutte le cose. Il nostro guaio è che ci lasciamo troppo prendere da necessità e problemi immediati, ci illudiamo così di giustificare il nostro disimpegno nel riflettere sulle necessità e sui problemi che dovremo affrontare a più o meno lungo termine, ossia su ciò che ci accadrà quando dovremo passare dal tempo all'eternità.

San Paolo nella lettera agli Efesini (Ef 1, 3-14) ci offre dei riferimenti sicuri per nutrire le nostre riflessioni, ci dice cosa Dio ha pensato e voluto prima della creazione del mondo, e anche per qual fine l'abbia voluto. Dio ha pensato e voluto una società di santi e immacolati, di figli adottivi mediante Cristo Gesù. Ma avendo previsto che gli uomini l'avrebbero offeso e tradito dando retta alle parole del Demonio piuttosto che alle sue, ha anche predisposto un rimedio all'immensa catastrofe che ne sarebbe seguita. Questo rimedio è una cosa umanamente inimmaginabile, è un disegno d'amore divino, è uno splendore della sua grazia che ha comportato l'abbassamento di Dio fino a farsi uomo e l'umiliazione estrema di accettare la morte per mano dell'uomo che lui aveva creato. Ma perché tutto questo? Perché ci siano degli esseri la cui beatitudine consiste nell'essere lode della sua gloria. Perché, secondo la sintesi di padre Molinié, ci sia "Il nulla che canta le lodi del Tutto". La lode della sua gloria è il fine di tutto. E questa lode sarà tanto più bella e più potente quanto più gli uomini si renderanno conto dell'amore folle che è alla base di questo progetto e della sua realizzazione in Cristo, unico capo di tutte le cose.

Maria è la prima che comprende e dà inizio al canto di lode: L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore. Che anche noi, per sua intercessione, possiamo un giorno far parte del coro.

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Meditazioni  Info
  • Ultimo aggiornamento 09-01-2024

    Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)

    La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...

  • Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)

    A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare

  • La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte

    Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione

  • La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte

    Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto

  • La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro

    Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...

  • Le riche épulon et le pauvre Lazare

    Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...

  • Come mai questo tempo non sapete valutarlo?

    Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.

  • Aprì loro la mente per comprendere le scritture

    Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.

  • Il fico maledetto

    Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.

  • Gesù esamina Pietro sull'amore

    Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.

  • Gli invitati al banchetto di nozze - 2

    Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.

  • Gli invitati al banchetto di nozze - 1

    Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.

  • Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)

    Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...

  • La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)

    Difficoltà  di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.

Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità  del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.

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