Meditazioni sul Vangelo

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Med. br33

Come pecore senza pastore

L’evangelista Marco racconta che un giorno Gesù, scendendo dalla barca, vide una grande folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore che non hanno pastore. L’incontro con la folla si concluse bene perché Gesù si mise a insegnare loro molte cose (Mc 6, 34). Questo significa che le pecore avevano trovato sia il “Buon Pastore”, sia pascoli erbosi e acque tranquille; avevano trovato sicurezza di dottrina, verità e carità in abbondanza, vale a dire ciò senza cui l’uomo non può vivere, perché la vita dell’uomo non ha senso senza verità e carità, non ha senso senza Cristo.

La situazione attuale del mondo è in parte simile e in parte diversa da quella raccontata da Marco. Gli eventi che stiamo vivendo rivelano sempre più chiaramente che le folle stanno vagando come pecore matte senza un pastore, anzi, dando retta a cattivi pastori, a ciechi che guidano altri ciechi verso il baratro. Il guaio è che le pecore meritano di incontrare il Buon Pastore solo se lo cercano, dice infatti il vangelo che da tutte le città accorsero là a piedi; il che significa che avendo sentito parlare di Gesù e conosciuto di lui alcune cose per sentito dire, oppure dopo averlo visto e udito per pochi istanti, si sono messe in moto e hanno percorso a piedi un certo tratto di strada per poterlo incontrare personalmente. Hanno risposto concretamente al richiamo di Colui che per primo, pellegrinando fra città e villaggi, aveva fatto giungere loro qualche notizia di sé.

L’attuale disordinato vagare degli uomini, sembra invece una giusta punizione per un’umanità che ha trascurato e respinto i pastori inviati a predicare Cristo unico salvatore, unica via che conduce alla vera vita. Gesù oggi non è, come allora, cercato dalle folle, anzi, le folle stanno diventando sempre più ostili nei suoi confronti, privandosi così dell’unica guida che sarebbe in grado di salvarle dal baratro verso cui sono dirette. Tuttavia, Gesù non è cambiato e quanti, dopo averne sentito parlare, vorranno darsi da fare per cercarlo, prima o poi lo troveranno, perché lui, oggi come allora, ha sete di poterci salvare. Dammi da bere dice alla Samaritana, “dammi il tuo cuore perché io lo possa guarire e riempire della luce, dell’amore, della vita, della pace che invano cercheresti altrove”.

Colei che con Giuseppe lo ha angosciosamente cercato per tre giorni, ci ottenga di perseverare nella ricerca finché non lo avremo trovato.

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Meditazioni  Info
  • Ultimo aggiornamento 09-01-2024

    Meditazione sul libro di Giobbe (Capitoli: 1-42)

    La santità di Giobbe - Un principio di giustizia violato - Le due fasi della prova di Giobbe - La protesta di Giobbe - Gli amici di Giobbe - L’inizio di una disputa infuocata - La paura di Dio - Come può essere giusto un uomo davanti a Dio? - Giobbe fa saltare i nervi ai suoi amici ...

  • Il perdono che non può essere concesso (Gv 20, 22-23)

    A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi - che cos'è il peccato? - scoperta di alcuni paradossi - l'abominio del peccato originale - l’appuntamento a cui non possiamo mancare

  • La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - IIa parte

    Il bisogno di amare - poco e molto, storia in due tempi - le paure del servo malvagio - l’oscuramento della ragione - Dio non ci chiede più di quanto possiamo dare - chi è umile accetta di farsi aiutare - la possibilità della perdizione - tentativo di riflessione sull’inferno - come evitare la perdizione

  • La parabola dei talenti (Mt 25, 13-30 || Lc 19, 11-28) - Ia parte

    Un compito difficile - Ciò che non vorremmo sentire - Il rischio di un malinteso - Cosa si aspetta il padrone dai suoi servi - Il problema del vero bene dell’uomo - Prima il poco, poi il molto

  • La parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro

    Cristo giudica il ricco malvagio - Un caso di impenitenza finale - Esame dei sentimenti del ricco - Il pensiero di Santa Caterina da Siena - La parabola nell’opera di Maria Valtorta - Più di un morto che risuscita...

  • Le riche épulon et le pauvre Lazare

    Le Christ juge le mauvais riche - Un cas d’impénitence finale - Examen des sentiments du riche - La pensée de Sainte Catherine de Sienne - La parabole dans l'œuvre de Maria Valtorta - Plus qu’un mort qui ressuscite...

  • Come mai questo tempo non sapete valutarlo?

    Difficoltà di valutare il senso del tempo - Un compito troppo difficile - L’invito inascoltato - L’inevitabile combattimento.

  • Aprì loro la mente per comprendere le scritture

    Non è così facile comprendere le Scritture - Il centro delle Scritture - Un progetto singolare - Non è una questione di belle parole.

  • Il fico maledetto

    Come gli antichi profeti - L'osservazione di Marco - Senza vie di scampo - L'attacco - Il contrattacco - Sacerdoti, scribi e noi.

  • Gesù esamina Pietro sull'amore

    Le domande di Gesù - Le risposte di Pietro - Pietro abbandonato dal Signore - Nato per fare il capo - Teresina di Lisieux e don Divo Barsotti.

  • Gli invitati al banchetto di nozze - 2

    Il re cerca altri commensali - Un invito accolto con poco entusiasmo - Situazioni impossibili - Due volte indegni - Un pericolo mortale.

  • Gli invitati al banchetto di nozze - 1

    Un racconto paradossale e drammatico - Ci bastano le feste umane - Come si uccidono i messaggeri di Dio - Apparente ingiustizia.

  • Quando Dio resiste alla preghiera ... (Lc 11, 5-13)

    Non ho nulla da offrirgli - Un singolare amico - Non conosciamo noi stessi - Fatti per un altro mondo ...

  • La parabola degli operai nella vigna (Mt 20, 1-16)

    Difficoltà  di comprendere un comportamento ingiusto - Ingiustizia che torna a nostro favore - Chi consola questa parabola.

Consapevole che le meditazioni proposte non sono che incerti balbettii, faccio appello alla carità  del lettore perché vengano accolte con benevolenza. In fondo, davanti a Dio, siamo tutti dei bambini bisognosi di imparare a parlare l'unica lingua che si parli nel suo Regno, la lingua dell'amore.

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